
DDL prestazioni sanitarie, Nuove Misure per Abbattere le Liste d’Attesa nel SSN
La questione delle liste d’attesa rappresenta una sfida cruciale per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con un impatto significativo sulla qualità della vita dei cittadini. Recentemente, la Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al disegno di legge (DDL N. 1241-A) sulle prestazioni sanitarie, un provvedimento collegato al decreto liste d’attesa varato da Palazzo Chigi nel giugno 2024. Questo ddl introduce una serie di misure volte a coordinare le azioni a livello nazionale, gestire l’equilibrio tra domanda e offerta di prestazioni e vigilare sull’appropriatezza delle stesse. L’esame del testo è ora all’attenzione dell’Aula del Senato. Vediamo nel dettaglio le principali novità approvate.
Il Sistema Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (SINGLA)
Una delle novità più importanti è l’istituzione del Sistema nazionale di governo delle liste di attesa (SINGLA) presso il Ministero della salute. Questo sistema si configura come un insieme di strutture e strumenti dedicati a diverse funzioni cruciali:
- Governare la domanda delle prestazioni richieste, promuovendo il collegamento dei sistemi di prenotazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e l’appropriatezza prescrittiva ed erogativa, implementando il Sistema nazionale per le linee guida (Snlg).
- Analizzare il fabbisogno delle prestazioni attese nelle diverse regioni attraverso il Modello nazionale di classificazione e stratificazione della popolazione (MCS).
- Identificare e quantificare l’offerta dei servizi sanitari necessari per rispondere adeguatamente ai bisogni assistenziali, integrando le reti di offerta anche tramite la piattaforma nazionale di telemedicina.
- Monitorare il rispetto delle condizioni di offerta, i tempi di attesa e l’equilibrio tra offerta istituzionale e attività libero professionale intramuraria (Alpi), avvalendosi dell’Agenas e della piattaforma nazionale delle liste d’attesa.
- Integrare il modello di governance del SSN basato sul nuovo sistema di garanzia (Nsg) con indicatori specifici sulle liste di attesa.
- Definire linee di indirizzo per le regioni, nell’ambito del Piano nazionale di governo delle liste di attesa (Pngla), per allineare la domanda di assistenza sanitaria, stabilendo standard nazionali di natura organizzativa, tecnologica e infrastrutturale.
A sovraintendere all’elaborazione del Pngla e a vigilare sull’attuazione delle misure sarà una Cabina di regia, composta da rappresentanti del Ministero della salute, delle regioni, dell’Iss e dell’Agenas. Alla Cabina di regia potranno essere invitati anche rappresentanti di associazioni di pazienti, ordini professionali, società scientifiche, erogatori pubblici e privati e assicurazioni. È importante sottolineare che l’istituzione del SINGLA non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto riorganizza e sistematizza funzioni già svolte dal Ministero della salute.
Registro delle Segnalazioni Online e Osservatorio Nazionale
Viene introdotto un registro delle segnalazioni online accessibile ai cittadini tramite il sito del Ministero della salute. Questo strumento permetterà di raccogliere segnalazioni di disservizi e criticità in materia di erogazione delle prestazioni sanitarie. Per l’istituzione di questo registro è previsto un onere di 305.000 euro per il 2025.
Parallelamente, vengono ridefiniti i compiti, le modalità di funzionamento e la composizione dell’Osservatorio nazionale sulle liste di attesa. L’Osservatorio, a cui partecipano rappresentanti del Ministero della salute, delle regioni e delle organizzazioni civiche di tutela della salute, avrà il compito di raccogliere e analizzare le segnalazioni pervenute tramite il nuovo registro e le problematiche più rilevanti. La partecipazione alle attività dell’Osservatorio non prevede compensi.
Priorità nella Prescrizione e Percorsi Diagnostici
Il ddl interviene anche sulle modalità di prescrizione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale. Viene stabilito che il medico, nel prescrivere una prima visita o un esame diagnostico, debba attribuire l’appropriata classe di priorità e, in caso di primo accesso o accessi successivi, indicare il quesito o il sospetto diagnostico. Le classi di priorità sono:
- Classe U (urgente): entro 72 ore.
- Classe B (breve attesa): entro 10 giorni.
- Classe D (differita): entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici.
- Classe P (programmabile): entro 120 giorni.
Le regioni dovranno promuovere misure organizzative per consentire al medico specialista che ritenga necessari ulteriori accertamenti di prendere in carico l’assistito fino alla completa conclusione del percorso diagnostico.
Tutela dei Pazienti Oncologici
Particolare attenzione è dedicata ai pazienti affetti da patologie oncologiche. Il Ministero della salute dovrà emanare, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge, linee guida contenenti standard minimi omogenei per la redazione dei Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) regionali in ambito oncologico, al fine di garantire tempi certi di accesso alle prestazioni prescritte.
Telemedicina per Certificati di Malattia e Ambito Laboratoristico
Viene formalizzato l’uso della telemedicina per il rilascio dei certificati di malattia, equiparando la visita a distanza alla constatazione diretta da parte del medico. Le indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina saranno aggiornate in tal senso con un accordo sancito in sede di Conferenza Stato Regioni. Inoltre, è prevista l’introduzione di nuovi strumenti di telemedicina anche in ambito laboratoristico, con oneri a carico degli utenti.
Misure per il Personale Sanitario
Per contrastare il ricorso al personale esterno (“gettonisti”) e ridurre le liste d’attesa, si amplia la possibilità per il SSN di assumere medici con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Gli specialisti ambulatoriali interni potranno essere retribuiti fino a 100 euro lordi orari per prestazioni straordinarie, con uno stanziamento dedicato di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. È previsto anche un piano assunzionale per potenziare i Dipartimenti di Salute Mentale nel biennio 2025-2026.
Formazione per la Dirigenza Sanitaria e Incentivi Regionali
Nasce la Scuola nazionale dell’alta amministrazione sanitaria (Snaas), con l’obiettivo di formare i dirigenti del SSN su efficienza organizzativa e qualità dei servizi. Il ddl prevede premi per le regioni che rispettano i tempi massimi di attesa e obbliga le amministrazioni a legare almeno il 30% dell’indennità di risultato dei dirigenti sanitari al raggiungimento di tali obiettivi.
Rete dei Laboratori, Digitalizzazione e Accesso agli IRCCS
È prevista la riorganizzazione della rete dei laboratori del SSN, con l’individuazione di criteri condivisi a livello nazionale per il raggiungimento di valori soglia di prestazioni. Un fondo da 3 milioni di euro sarà destinato a incentivare la digitalizzazione degli studi medici. Infine, si riconosce l’accesso alle prestazioni degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) anche ai cittadini residenti fuori regione nei territori con meno di 500mila abitanti, agevolando la mobilità sanitaria.
Conclusioni
Il disegno di legge sulle prestazioni sanitarie introduce un complesso di misure che mirano ad affrontare in modo organico il problema delle liste d’attesa. Dall’istituzione di un sistema di governance nazionale alla digitalizzazione dei servizi, passando per il potenziamento del personale e gli incentivi per le regioni virtuose, l’obiettivo è quello di garantire ai cittadini un accesso più rapido ed efficiente alle prestazioni sanitarie. L’approvazione di questo provvedimento rappresenta un passo importante, ma la sua reale efficacia dipenderà dalla concreta attuazione delle misure previste a livello nazionale e regionale.