
Accesso diretto alla salute mentale: una necessità per il SSN
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si trova di fronte a sfide crescenti nella gestione delle emergenze legate alla salute mentale. I dati del 2022 mostrano che i ricoveri in pronto soccorso per problemi di salute mentale rappresentano una quota significativa dell’attività complessiva dei pronto soccorso in Italia, con il 3.2% degli accessi totali (547.477 accessi) e il 13.8% di questi accessi che hanno comportato un ricovero.
Il Decreto Ministeriale 77 ha rappresentato una svolta nella sanità italiana, ponendo le basi per una gestione più efficace e umanizzata dei disturbi psichiatrici, con un focus sull’assistenza territoriale. I Centri di Salute Mentale (CSM) sono identificati come istituzioni chiave in questo modello assistenziale.
Tuttavia, l’attuale sistema di accesso ai CSM, che spesso richiede l’impegnativa del Medico di Medicina Generale (MMG), può rappresentare un ostacolo all’autonomia degli specialisti e limitare l’accesso tempestivo alle cure per i pazienti.
Accesso diretto ai CSM: la soluzione per un’assistenza tempestiva
L’accesso diretto ai Centri di Salute Mentale (CSM) senza necessità di impegnativa medica si configura come una misura essenziale per migliorare la gestione delle emergenze psichiatriche e ridurre il sovraffollamento dei pronto soccorso. Questa modalità di accesso può prevenire che le persone con urgenze di salute mentale si rivolgano impropriamente ai pronto soccorso ospedalieri, offrendo un’alternativa più appropriata e tempestiva.
Le fonti normative a supporto dell’iniziativa
Il Decreto-Legge 7 giugno 2024, n. 73 (art. 3 comma 1 lettera c)), convertito con modificazioni dalla Legge 29 luglio 2024, n. 107, e il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021, approvato in sede di Intesa Stato-Regioni il 21 febbraio 2019, forniscono un quadro normativo favorevole all’implementazione di modelli organizzativi che facilitino l’accesso diretto ai servizi di salute mentale.
In particolare, il DL 73/24 riconosce l’accesso diretto per la malattia mentale e da dipendenze patologiche, indicando chiaramente la volontà del legislatore di considerare la specificità e l’urgenza di tali condizioni.
I vantaggi di un accesso diretto
L’implementazione di un accesso diretto ai CSM può portare a molteplici vantaggi:
- Riduzione del carico sui pronto soccorso: offrire un canale alternativo e più appropriato per le emergenze psichiatriche può decongestionare i pronto soccorso, permettendo loro di concentrarsi sui casi di emergenza medica generale.
- Tempestività dell’intervento: l’accesso diretto consente un intervento più rapido nei casi di crisi o urgenza psichiatrica, migliorando l’efficacia delle cure e riducendo il rischio di complicazioni.
- Autonomia professionale: l’accesso diretto rispetta l’autonomia decisionale degli specialisti del benessere psicologico, valorizzando le loro competenze nella valutazione clinica e nella definizione del percorso terapeutico più adeguato.
- Personalizzazione delle cure: un accesso più diretto facilita la costruzione di un rapporto terapeutico efficace e la personalizzazione del trattamento, elementi fondamentali per il successo del percorso di cura.